sabato 11 dicembre 2010

B. Inspired!

Questo è come B. ricorda a se stessa che non ci si deve mai prendere troppo sul serio e che pensare fuori dagli schemi fa proprio bene all'anima. Inoltre è un video patatosissimo, quindi fa parte della vostra cura!
^.^ Enjoy! 

mercoledì 1 dicembre 2010

B. Happy!!

Non si tratta di mera terapia pseudo-new age. Nemmeno di una banale consolazione per tutte le volte che la vita ci esclude dal podio dei vincitori. È un semplice esercizio di focalizzazione: tra tutte le cose nere e oltraggiose che ci capitano durante la giornata, ce n'è sempre qualcuna, tapina, che passa inosservata. 


Sotto la pioggia, piuttosto che lagnarvi per l'acqua che si infiltra nelle vostre scarpe nuove, perché non provate ad osservare i tanti ombrelli colorati che sfilano in parata, solo per voi? 
Mentre l'attesa vi costringe in una lunga e tediosa fila, in una lugubre e tenebrosa biglietteria, perché non abbassare lo sguardo e giocare a trovare il paio di scarpe più buffo? A volte ci si trovano anche bimbi appollaiati a terra che vi salutano con la manina, sorridendo con i loro cinque denti da latte. Qui ci va una nota: per favore, se vi trovate sul treno e vedere che da fuori un bimbo vi fa ciao ciao, tutto allegro, per favore, ricambiate il saluto! Fatelo per voi!
E se le morse della nostalgia vi attanagliano le viscere, perché il vostro Orso preferito è lontano, vogliate indugiare in una lunga passeggiata tra gli alberi. Mai guardato il cielo attraverso i rami? Oppure, fate un giro tra la gente. A volte è meno simpatica degli alberi, ma se osservata attentamente, presenta i suoi lati 'sì': come una bimba che osserva rapita il suo palloncino, o un tenero vecchietto un po' distratto che regola il suo orologio e, per sentire se va, lo accosta all'orecchio, sorridendo soddisfatto del ticchettio degli ingranaggi.
La vita è qui e ora. Dannarsi perché non è come pensavamo, come la volevamo, è una vera e propria offesa a tutto ciò che ci viene offerto ogni giorno.
Tutto quel tempo sprecato a trangugiare pessimismo e ruttare odio... cosa state facendo a voi stessi?
Ricercate la "patatosità", amici! La patatosità è ovunque. È il sorriso di un suonatore di violino che si è messo la giacca del frac per suonare in strada, solo per voi. È il gatto che vi fa le fusa; il cane che scodinzola e cerca di ricoprirvi di saliva. È il sorriso della vostra mamma, la risata del papà. È l'ecografia di un bimbo che deve ancora nascere... il battito del suo cuoricino. È la coperta che copre bene anche i piedi (brava coperta!). È il profumo dei libri. Sono i Coldplay. Siete voi. Sì, sì e sì: siete tutti patati!!!
Vi vergognate soltanto ad ammetterlo, perché Murphy fa male, se non lo si prende con la giusta dose di ironia.
Lasciate che la patatosità vi coinvolga, sorridete e siate fieri di avere un cuore tenero. ^.^
Vi voglio bene!


domenica 24 ottobre 2010

martedì 19 ottobre 2010

L'apparenza inganna

"Quanti anni hai B.?"


"26 ^_^"


"Tranquilla, non li dimostri!! :D"


...


"Ehi B. ma quando sei nata?"


"Nel 1984 - tranquilla, dal punto interrogativo che si è appena manifestato sul tuo viso capisco che devo darti il risultato dell'impossibile calcolo - ho 26 anni ^_^"


"Ma che bello... sembri più giovane (!!!)  per tua fortuna"


B. ha sentito, con orrore e per la prima volta, la terrificante spinta della società. E ringrazia il cielo per la convinzione seguente che col tempo si consolida sempre di più: laddove la giovane età si traduce in un direttamente proporzionale senso di smarrimento e indecisione nei confronti della vita, la candelina in più garantisce un passo in avanti verso la consapevolezza di sé, nonché verso un approccio più consapevole e sveglio alla vita.


E mentre alcuni non sanno nemmeno chi siano Pollon e Memole, B. ringrazia per i vagoni di innocenza e di purezza che la sua infanzia le ha donato,per le ginocchia sbucciate, per le chiacchierate faccia a faccia, per la totale assenza di Facebook e dei cellulari, per il cibo cibo che non c'era nemmeno bisogno di chiamarlo bio perché semplicemente non ne esistevano altri tipi. Ringrazia per il tempo che passa e che fa cambiare le cose, perché l'uomo è nato nomade, non teledipendente e terrorizzato da ogni minimo cambiamento (ricordiamo Darwin - non è la specie più forte ad evolversi, ma la più capace di adattarsi ai cambiamenti!).
E ben vengano i suoi 26 anni, o i suoi 50 o i suoi 80! Perché invecchiare è saggio, è fisiologico ed è meraviglioso!!!
B. ha ventisei anni e guarda con gioia l'avvenire, perché è la direzione giusta da percorrere.

giovedì 7 ottobre 2010

Chi ben comincia...

Primo giorno di lezione di una nuova era accademica!
B. si è svegliata tanto, ma tanto motivata. Si è detta "ora mi preparo, prendo la bici Tina e vado in stazione, arrivo in facoltà con trenta minuti di anticipo, faccio colazione lì (che oggi mi gira così) e mi preparo con calma al mio primo anno di magistrale". Si sa che è tutta questione di disposizione mentale.
Tutto procede secondo i B.piani: Tina la conduce in stazione con 5 minuti di anticipo e B. si dirige con serenità verso la biglietteria automatica (che in Italia significa: ben che vada mi inceppo sul più bello!) che sfoggia fiera il cartello-tormentone-must delle stazioni ferroviarie italiane, delle biglietterie automatiche nella fattispecie... FUORI SERVIZIO.
Va bene, una coriacea B. si dirige verso l'edicola.
"E no, per lì li ho finiti".
"Meno male, almeno chi va in tutte le altre città italiane non rischia di non trovare il biglietto, sono davvero sollevata!"
Tentiamo con la biglietteria, ritrovo di pseudo-viaggiatori indecisi, smarriti ed insicuri, ça va? Magari questa volta si spicciano!

Bigliettaio A, 1 signora
Bigliettaio B, 4 persone

Optiamo per il bigliettaio A.
"Ma se io voglio scendere a Milano, andare al bar e poi perdere il treno e ritrovarmi su una carrozza dipinta di verde i cui controllori sono tutti cultori della forma fisica nonché under40 e se volessi inoltre fare in modo che alle 15:30 esatte la mia amica Carla salendo sul treno capiti giusto giusto nel mio vagone... si può scegliere il numero del vagone? Ecco, dicevamo, che treno dovrei prendere con destinazione X che passi per F con partenza tra 5 settimane?"
Nel mentre, il bigliettaio B elargisce titoli di viaggio come fossero volantini a una schiera di persone che si sussegue al ritmo di un gioco-aperitivo ipersonico.
B. aspetta fiduciosa.
"Il treno regionale 123banana delle ore X proveniente da Y e diretto a Z è in arrivo al binario Friz. ATTENZIONE, allontanarsi dalla linea gialla!"
Uh, il treno di B., se si potesse accelerare... "e se volessi fare in modo di sedermi in un posto che permetta una visuale ottimale del treno nonché del paesaggio che cambia, come posso fare?"... chiede Miss Logorrea 2010 ad un bigliettaio per cui ormai non ha più segreti.
B. lancia uno sguardo malinconico-disperato-tipregotipregotiprego al bigliettaio B (suo omonimo), il quale fa un cenno al prete più meraviglioso del mondo, il quale(rit) cede il posto a B.
È FATTA!!! Cori cori cori cori cori cori cori... dai, sennò rischi di perderti la vista del treno che parte lasciandoti lì!

Tranquilli, B. è riuscita a salutare i viaggiatori in partenza; a saltare la prima colazione; a correre a casa per prendere le chiavi della macchina (B. ODIA MR. PETROLIO e questa azione le ha causato tic nervosi all'occhio destro!); a guidare fino a lezione (posteggiando a 250km dall'aula) e ad arrivarvi in ritardo; a farsi notare mentre entrava dal prof contrariato e a trovare posto solo in piccionaia, davanti ad una povera giovane affetta da raffreddore che ha permesso a B. di recepire soltanto il 50% dei contentuti didattici.

Tutto bene quel che finisce bene!