domenica 20 febbraio 2011

B. O.K.

Oggi la giornata profuma di pulito, di chiarezza, di dolcezza.
La luce è silenziosa, i pensieri cristallini.
L'acqua è più fresca, le lancette più lente.
Il sole è timido, l'universo è nel mio petto.

sabato 19 febbraio 2011

Le miaou!

Scusascusascusascusa!!!
"Meh"
Daiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!
"Meh meh"
Ma non lo sapevo neanche
"Prau"
Grazie!!
Prr prr prr

Abbiamo fatto pace.

L'altro ieri, 17 febbraio era la festa del gatto e B. non ne aveva assolutamente idea! È stata la Patazia associata (poi vi spiego) a farle una doccia fredda con queste parole in gmail:


P.s. A proposito di mici amici,ieri era la festa del gatto...miaooooooooooo....quindi tanti augurozzi ai nostri micioni^.^!!!!


Una mia amica mi aveva affidato un gatto che mangiava soltanto croccantini super costosi, faceva la pipì soltanto sullo sparecchiatavola della stanza da pranzo e si limava le unghie sul divano Luigi XV, mangiando poi le frange dei cuscini. Un vero gatto, insomma.
Un giorno, con la lista della spesa compilata dal gatto-despota (meow raccomando, questa volta prrrrrreferirei soltanto carne biologica di pollo), mi recai nel negozio animalesco dietro casa. Fra i barattoli di delizia al tonno e le lettiere profumate alla lavanda (che di tutto profumano, tranne che di lavanda), intravidi una specie di cavia tutta bianca impegnata in una lotta all'ultimo sangue contro un mocho balordo.
Mentre il mocho esultava vittorioso, chiesi informazioni alla commessa: "L'ho trovato un mese fa, chiuso in un sacco dei rifiuti, quanto miagolava, poverino. Ma come si fa, dico io, a gettare via un micetto?"
Già, come si fa?
Tornai a casa con il pollo bio e i croccantini per mici in una mano e Mignolo nell'altra, stretto al petto.
In questi 5 anni ho imparato che l'amore non conosce specie e che non è affatto vero che i gatti sono esseri egoisti e opportunisti. Non si spiegherebbe, altrimenti, come mai ogni volta che torno a casa dopo mesi, lui mi salti in braccio, facendo le fusa per tutta la sera, nonostante abbia il piatto pieno di pappa e altri ottocento miliardi di posti molto più comodi (vedi il Luigi XV) su cui stare.
Anzi, trovo la filosofia micia un ottimo esempio d'amore: i gatti ti insegnano a rispettare gli spazi altrui, a lasciar libero l'altro e a concedergli momenti di isolamento. Ti impongono di limitare l'eccessivo attaccamento e le coccole sfrenate e soffocanti. Ti aiutano a capire quando bisogna essere altruisti e quando bisogna dedicarsi a sé.
Auguri, micione! Grazie per tutto l'affetto, i graffi, i meh meh, le coccole e il conforto che mi hai dato in questi 5 anni. Grazie anche per avermi spinto a scrivere un post che non leggerai mai, ma che mi dimostra quanto sia speciale la vita con te.
Ti voglio bene, prr prr!




lunedì 14 febbraio 2011

B. in love!

È proprio così: il mio San Valentino nei suoi ultimi minuti... più o meno.
Arriviamo sempre in ritardo o in anticipo, io e te, vero?
Ci incontriamo all'alba o al crepuscolo. Chiacchieriamo al buio e ci osserviamo al sole.
Il nostro amore è come la macchia di caffé che mi hai lasciato sul cappotto e che non voglio lavar via.
Siamo in quella macchia, camminiamo vicini, camminiamo con l'oceano.
Ogni tanto prendo la tua chitarra e accarezzo le corde... long... afloat...
Siamo in quel saluto che ci scambiamo la mattina dalla finestra, girati, guardami, ti amo.
Siamo nell'acqua che scorre in quella doccia, nei baci salati fra le lacrime.
Siamo oriente e occidente, il giorno e la notte.
"Notte notte, stella!" "Giorno giorno, stello!"
Siamo agli angoli dello stesso sorriso, un'altalena.
Siamo nell'ultima ciliegia che mi lasci sempre mangiare e che io spezzo a metà.
Lo so, a volte mangio anche quella... ma sono ciliegie, capiscimi!
Sì, mi capisci, anche quando io mi sfuggo. Non riesco mai a nasconderti niente. mmmMMMMMMmmm
Siamo in quel lento che abbiamo ballato in cucina, in silenzio.
Siamo nel gesso della tua gamba sinistra. Piedino!
Siamo nello stesso cuore, nello stesso momento, nella stessa alba, nello stesso tramonto.
Siamo quest'ultimo minuto di San Valentino. Che ci frega?
Tanto domani ti amerò più di oggi, meno di domani.

I choose you!

giovedì 10 febbraio 2011

B. Philosophical!

A volte ho come l'impressione che la vita sia quel piccolo fastidio che ti disturba mentre sei occupato a fare altro.
Quel suono confuso che non riesci a distinguere. Il rumore che ti fa vagare per casa a controllare ogni elettrodomestico con sguardo da chirurgo. "No Signor Frigo, sta bene, è solo un raffreddore".
Altre volte mi sento come se fossi seduta su un treno e gettando lo sguardo distratto al treno di fronte, ci vedessi qualcosa che potrei definire vita, pronto ad andare nella direzione opposta.
Altre volte ancora, succede che la vita lasci le persone che hai amato e tutto quello che ti resta sono domande e rimpianti. Eterni 'perché' che si preparano ad accompagnarti ovunque andrai. Il sorriso nella foto di un volto che non rivedrai mai più.
Ma poi, quando lasci cadere le braccia rassegnate, ecco che una manina, così piccola da sembrare finta, ti stringe il dito e ti assicura che la vita ce l'hai davanti, dentro, tutta intorno. Che la vita sei tu e che non conta nient'altro.
Ti ho amata fin da quando mi hanno detto che saresti arrivata, ti ho aspettata cercando di immaginarti, di darti una voce, un nasino, due occhi. Ti ho attesa con calma, con impazienza, con euforia, con distacco (quando dormivo). Non appena ho sentito il battito del tuo cuoricino ho avuto la certezza che non esisterà mai melodia più perfetta.
Sei arrivata in tempo per salvarmi da me stessa e per questo ti sarò sempre grata.
Benvenuta, piccola mia.