martedì 26 giugno 2012

B. a lion!

Nella savana selvaggia che è quella cameretta, B. consuma i suoi piedi e i suoi pensieri sopra le maioliche inpolverate e solcate dal suo tragitto.
La bocca stretta, come a voler mandare un bacio gelido, ma indeciso, voltato da una parte e gli occhi persi nel vuoto di quel deserto di polvere sul pavimento. Sente un rumore... forse sono arrivati...
...
resta in attesa di un qualsivoglia indizio chiarificatore: nulla.
"Adesso basta, io vado loro incontro". Fa per voltarsi in cerca delle scarpe; ed è allora che una forte fitta le stringe la testa in una morsa di dolore lancinante. Si accascia al suolo, la polvere la ricopre.
"Dove credi di andare? Maledetta! Tu da qui non ti muovi! Sei in nostro potere e con te non abbiamo ancora finito!"
"FOTTUTE...P... AAAARGH!!"
Paura si fa avanti, algida e scura: "Come osi? Dopo tutto quello che ho fatto per te? Io ti proteggo da un mondo di sofferenza, di incertezze, di dolori ben peggiori di quello che provi tu adesso. Non mi lasci scelta. Non puoi uscire!"
Roventi lacrime di rabbia rigano il volto impolverato di B., che osserva il vuoto da cui Paura ha parlato.
"Per non parlare del fatto che non ne avresti la forza. Ho fatto in modo di renderti inerme. Stupida!". A parlare è Pigrizia. Scandisce le parole lentamente, accarezandosi i morbidi fianchi grassi.
"Se non fosse stato per te, sorella Pigrizia, io non avrei avuto modo di esistere, grazie. In quanto a te, brutta ingrata... grazie a noi tre, hai avuto il tempo di rimuginare sui tuoi errori. Ti abbiamo aiutata a crescere, a trovare lo spazio per te stessa, per i tuoi interessi. È così che ci ripaghi?"
Procrastinazione è seduta alla scrivania, dove continua a strappare i fogli di un calendario e a lanciarli alle sue spalle, non volgendo mai lo sguardo verso B..

"Basta! Siete patetiche!" Sibila B., piegata su se stessa, esausta. "Sapete benissimo di essere fatte di menzogna e oscurità."
Improvvisamente, rumori di passi sulle scale, qualcuno prova ad azionare la maniglia, invano. Diversi colpi spaventosi e poi la porta si schianta sul pavimento.
"Tirati su!". Forza e Coraggio afferrano B., un braccio ciascuno, e la aiutano a rialzarsi. Paura, Pigrizia e Procrastinazione cercano di ribellarsi, ma Coraggio emette un ruggito, mentre Forza colpisce le tre disgrazie in pieno viso, con un solo schiaffo.
Senza più una parola, i tre escono fuori. B. si scrolla di dosso la polvere, offre le braccia a Forza e Coraggio e, a braccetto, sparisce con loro, via da quella cameretta nella sua mente.