In questo marasma di fonemi riesco appena a intravedere la mia preda. Un pensiero con capo e coda, che peserà sui cinque chili. Ma come armamentario sono le mie nude mani, invecchiate dal gelido vento del nord.
Non mi resta che immergermi nel flusso fino alle ginocchia e piegarmi in avanti per fissare quel racconto che mi si svela dinanzi.
Conoscere bene la preda per poterne anticipare i movimenti.
Prima o poi il mio amo d'inchiostro riuscirà a catturarlo. Ne sono sicura.
Io intanto osservo...