domenica 19 dicembre 2021

Patchwork

Ogni tanto ritorno su questo blog a spostare qualche ragnatela e a rileggere le mie parole.

Molto spesso contemplo l'idea di cancellare la pagina, distruggere tutto; accartocciare questi sporadici anni di vaneggiamenti, di ambizioni mal coltivate.

La stanza dentro cui lo faccio è a sua volta polverosa, piena di oggetti che sono appartenuti alle persone del mio passato, e che a forza cercano di farsi spazio nel mio presente.

Eppure c'è una parte di me che non solo non riesce a cancellare questa pagina, ma che bensì vuole riversarvi tutta sé stessa, visto che sarà caduta fuori dai vostri radar e mi concede un certo livello di indipendenza e onestà. 

Unico problema: il "tutto" ha sempre rappresentato per me un multiverso di potenziali vite che non so bene come imbrigliare.

Ho come indizi di idee, concetti, pezzetti di identità che non so bene dove mettere. Tutto però mi riporta al "nero su bianco".

Mi viene in mente Chlorine, una canzone dei Twenty One Pilots, in cui si chiede se sia possibile costruire una casa con dei pezzi... solo pezzi. Si può?