domenica 24 ottobre 2010

martedì 19 ottobre 2010

L'apparenza inganna

"Quanti anni hai B.?"


"26 ^_^"


"Tranquilla, non li dimostri!! :D"


...


"Ehi B. ma quando sei nata?"


"Nel 1984 - tranquilla, dal punto interrogativo che si è appena manifestato sul tuo viso capisco che devo darti il risultato dell'impossibile calcolo - ho 26 anni ^_^"


"Ma che bello... sembri più giovane (!!!)  per tua fortuna"


B. ha sentito, con orrore e per la prima volta, la terrificante spinta della società. E ringrazia il cielo per la convinzione seguente che col tempo si consolida sempre di più: laddove la giovane età si traduce in un direttamente proporzionale senso di smarrimento e indecisione nei confronti della vita, la candelina in più garantisce un passo in avanti verso la consapevolezza di sé, nonché verso un approccio più consapevole e sveglio alla vita.


E mentre alcuni non sanno nemmeno chi siano Pollon e Memole, B. ringrazia per i vagoni di innocenza e di purezza che la sua infanzia le ha donato,per le ginocchia sbucciate, per le chiacchierate faccia a faccia, per la totale assenza di Facebook e dei cellulari, per il cibo cibo che non c'era nemmeno bisogno di chiamarlo bio perché semplicemente non ne esistevano altri tipi. Ringrazia per il tempo che passa e che fa cambiare le cose, perché l'uomo è nato nomade, non teledipendente e terrorizzato da ogni minimo cambiamento (ricordiamo Darwin - non è la specie più forte ad evolversi, ma la più capace di adattarsi ai cambiamenti!).
E ben vengano i suoi 26 anni, o i suoi 50 o i suoi 80! Perché invecchiare è saggio, è fisiologico ed è meraviglioso!!!
B. ha ventisei anni e guarda con gioia l'avvenire, perché è la direzione giusta da percorrere.

giovedì 7 ottobre 2010

Chi ben comincia...

Primo giorno di lezione di una nuova era accademica!
B. si è svegliata tanto, ma tanto motivata. Si è detta "ora mi preparo, prendo la bici Tina e vado in stazione, arrivo in facoltà con trenta minuti di anticipo, faccio colazione lì (che oggi mi gira così) e mi preparo con calma al mio primo anno di magistrale". Si sa che è tutta questione di disposizione mentale.
Tutto procede secondo i B.piani: Tina la conduce in stazione con 5 minuti di anticipo e B. si dirige con serenità verso la biglietteria automatica (che in Italia significa: ben che vada mi inceppo sul più bello!) che sfoggia fiera il cartello-tormentone-must delle stazioni ferroviarie italiane, delle biglietterie automatiche nella fattispecie... FUORI SERVIZIO.
Va bene, una coriacea B. si dirige verso l'edicola.
"E no, per lì li ho finiti".
"Meno male, almeno chi va in tutte le altre città italiane non rischia di non trovare il biglietto, sono davvero sollevata!"
Tentiamo con la biglietteria, ritrovo di pseudo-viaggiatori indecisi, smarriti ed insicuri, ça va? Magari questa volta si spicciano!

Bigliettaio A, 1 signora
Bigliettaio B, 4 persone

Optiamo per il bigliettaio A.
"Ma se io voglio scendere a Milano, andare al bar e poi perdere il treno e ritrovarmi su una carrozza dipinta di verde i cui controllori sono tutti cultori della forma fisica nonché under40 e se volessi inoltre fare in modo che alle 15:30 esatte la mia amica Carla salendo sul treno capiti giusto giusto nel mio vagone... si può scegliere il numero del vagone? Ecco, dicevamo, che treno dovrei prendere con destinazione X che passi per F con partenza tra 5 settimane?"
Nel mentre, il bigliettaio B elargisce titoli di viaggio come fossero volantini a una schiera di persone che si sussegue al ritmo di un gioco-aperitivo ipersonico.
B. aspetta fiduciosa.
"Il treno regionale 123banana delle ore X proveniente da Y e diretto a Z è in arrivo al binario Friz. ATTENZIONE, allontanarsi dalla linea gialla!"
Uh, il treno di B., se si potesse accelerare... "e se volessi fare in modo di sedermi in un posto che permetta una visuale ottimale del treno nonché del paesaggio che cambia, come posso fare?"... chiede Miss Logorrea 2010 ad un bigliettaio per cui ormai non ha più segreti.
B. lancia uno sguardo malinconico-disperato-tipregotipregotiprego al bigliettaio B (suo omonimo), il quale fa un cenno al prete più meraviglioso del mondo, il quale(rit) cede il posto a B.
È FATTA!!! Cori cori cori cori cori cori cori... dai, sennò rischi di perderti la vista del treno che parte lasciandoti lì!

Tranquilli, B. è riuscita a salutare i viaggiatori in partenza; a saltare la prima colazione; a correre a casa per prendere le chiavi della macchina (B. ODIA MR. PETROLIO e questa azione le ha causato tic nervosi all'occhio destro!); a guidare fino a lezione (posteggiando a 250km dall'aula) e ad arrivarvi in ritardo; a farsi notare mentre entrava dal prof contrariato e a trovare posto solo in piccionaia, davanti ad una povera giovane affetta da raffreddore che ha permesso a B. di recepire soltanto il 50% dei contentuti didattici.

Tutto bene quel che finisce bene!