martedì 19 ottobre 2010

L'apparenza inganna

"Quanti anni hai B.?"


"26 ^_^"


"Tranquilla, non li dimostri!! :D"


...


"Ehi B. ma quando sei nata?"


"Nel 1984 - tranquilla, dal punto interrogativo che si è appena manifestato sul tuo viso capisco che devo darti il risultato dell'impossibile calcolo - ho 26 anni ^_^"


"Ma che bello... sembri più giovane (!!!)  per tua fortuna"


B. ha sentito, con orrore e per la prima volta, la terrificante spinta della società. E ringrazia il cielo per la convinzione seguente che col tempo si consolida sempre di più: laddove la giovane età si traduce in un direttamente proporzionale senso di smarrimento e indecisione nei confronti della vita, la candelina in più garantisce un passo in avanti verso la consapevolezza di sé, nonché verso un approccio più consapevole e sveglio alla vita.


E mentre alcuni non sanno nemmeno chi siano Pollon e Memole, B. ringrazia per i vagoni di innocenza e di purezza che la sua infanzia le ha donato,per le ginocchia sbucciate, per le chiacchierate faccia a faccia, per la totale assenza di Facebook e dei cellulari, per il cibo cibo che non c'era nemmeno bisogno di chiamarlo bio perché semplicemente non ne esistevano altri tipi. Ringrazia per il tempo che passa e che fa cambiare le cose, perché l'uomo è nato nomade, non teledipendente e terrorizzato da ogni minimo cambiamento (ricordiamo Darwin - non è la specie più forte ad evolversi, ma la più capace di adattarsi ai cambiamenti!).
E ben vengano i suoi 26 anni, o i suoi 50 o i suoi 80! Perché invecchiare è saggio, è fisiologico ed è meraviglioso!!!
B. ha ventisei anni e guarda con gioia l'avvenire, perché è la direzione giusta da percorrere.

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