martedì 27 settembre 2011

B. vintage

His Masters Voice Grammophone
Grazie a Sander per avermi permesso di usare la sua foto. Di seguito, il link alla sua Pagina Flickr (carinissima, tra l'altro) / Thanks to Sander, for letting me use his picture. Here is the link to his (very cool indeed) Flickr Page : Sandercw's Flickr
Era un luminoso sabato mattina di settembre. La signorina B. e il gentiluomo che la teneva sottobraccio, disquisivano amabilmente, assaporando i primi segni dell'autunno.
Giunti vicino a un portico, la signorina, con una dolce pressione sul braccio del suo accompagnatore, deviò il loro tragitto verso quello che aveva tutta l'aria d'essere un delizioso mercatino.
- Oh, guardate, sir Orso! Un piccolo mercato delle occasioni. Vi va di dare uno sguardo? Chissà che finalmente io non riesca a trovare un secrétaire per mio padre.
Suo malgrado, sir Orso accettò. Dopotutto, era pazzo della signorina B., della sua fresca dolcezza che sembrava spazzare via ogni suo malumore.
- Ebbene, sia. Ma vi avverto che non ho alcuna intenzione di mercanteggiare coi venditori.
- Accetto! Non farò appello che al vostro buon gusto.
Sugellato il patto, i due giovani si diressero verso le bancarelle dove, destreggiandosi tra vecchi paralumi,  medaglie nostalgiche e cammei recuperati chissà da quale polverosa soffitta, si trovarono innanzi a un meraviglioso modello di grammofono, in ottone e legno, della Gramophone Company.
- Guardate che meraviglia!! - La signorina B. aveva pronunciato queste parole in un impeto di entusiasmo e gioia, incollando sul marchingegno un paio d'occhi voluttuosi.
La proprietaria della bancarella, fiutando una possibile vendita, scivolò accanto all'apparecchio, iniziando a decantarne la pregiata fattura.
- Si tratta di ottone lucidato, guardate: neanche un graffio.
- Ma funziona bene?
- Il disco è già inserito. Basta soltanto dargli corda, ruotando questa splendida maniglia in ottone, anch'essa lucidata e sentirete che suono!
Non appena la signora fece scattare la leva che bloccava il disco, i nostri giovani amici vennero inebriati da un malinconico pianoforte, accompagnato da violini e dall'armoniosa voce di una cantante francese.
- Quale meraviglia - esclamò la signorina B., battendo le mani entusiasta.
- Devo ammettere di trovarmi pienamente d'accordo - convenne sir Orso.
Fu proprio in quel momento che uno stranissimo suono metallico si impose sulla dolce voce francese.
- B.?
- Sì sir Orso?
- O.o ?!
- Mh?
- Guarda che ti squilla il cellulare.
- Eh?!
- Il cel-lu-la-re!!

Quel bellissimo grammofono in legno e ottone lucidato mi aveva portata indietro nel tempo e lì aveva risvegliato dolci sensazioni dal sapore antico. Lovogliolovogliolovoglio!!

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